LE STORIE CI APPARTENGONO di Helga Dentale, regia di Fabio Filippi
Spettacolo
teatrale per ragazzi del liceo
Nella nostra società, nella frenesia dei tempi che
scandiscono ogni azione sminuendone il significato e il valore; in una
massificazione sempre più globale che tende ad annullare identità e pensiero,
il teatro può essere uno strumento per mettere in luce. Tematiche, argomenti,
idee che possono essere il punto di partenza per un dialogo, uno scambio, un
confronto costruttivo. E’ in questa prospettiva che nasce lo spettacolo
rivolto ai ragazzi dei licei: nell’idea di trovare un linguaggio stimolante,
propositivo, fertile, che metta in moto opinioni e riflessioni. Il teatro, da
sempre è luogo e spazio di aggregazione e scambio, e ben venga il teatro
classico: Shakespeare, Brecht, Beckett. Autori e spettacoli che mostrano ai
ragazzi la bellezza del linguaggio teatrale, il potere e la poesia della parola.
Ma c’è bisogno anche di un teatro contemporaneo, vicino ai ragazzi nel
linguaggio e nello stile narrativo, che possa diventare strumento per dialogare
su temi sociali, attuali. Sono le nostre storie, quelle che riguardano anche i
giovanissimi e che spesso vengono ignorate, o sulle quali spesso si riflette
poco: il concetto di identità personale in una società che tende ad omologare
tutto e tutti; i diritti umani; la discriminazione sociale e razziale che ha
portato ai crimini contro l’umanità. Questi ed altri temi vengono affrontati
nel nostro spettacolo, senza dramma o enfasi, bensì con ironia, poesia, intensità.
Le
storie ci appartengono è uno spettacolo che nasce traendo
forza e ispirazione dalle nostre ultime due produzioni teatrali: Teatro a Taglio Corto e Appartenenza.
Da Teatro a
Taglio Corto (in scena dal 2009 in teatri e manifestazioni di Roma e d’Italia)
prende la forma, la struttura modulare: lo spettacolo si compone di tanti corti
teatrali. Ogni storia dura circa dieci minuti delineando un percorso narrativo
compiuto.
Da Appartenenza,
spettacolo che ha debuttato a Roma nel 2013 ed è stato rappresentato anche all’Emergency
Day, prende l’intensità emotiva e il
nucleo narrativo, ossia i temi sociali. Dopo lo spettacolo Appartenenza molti
adolescenti e giovani presenti in teatro hanno manifestato entusiasmo ed un
forte interesse, hanno chiesto informazioni e approfondimenti in merito ad
alcuni argomenti trattati (come la condizione dei carcerati o i diritti dei
bambini).
Il commento più significativo è stato: “C’è bisogno di un teatro
così..perchè non lo fate anche a scuola?”
E così abbiamo deciso di
selezionare, riscrivere, scegliere alcuni temi e performance per realizzare questo
nuovo progetto.
Nasce così Le
storie ci appartengono, uno spettacolo che presenta diverse storie,
mettendo in luce diversi temi: i diritti umani, la società dell’apparenza, l’identità
personale e l’omologazione di massa.
Consapevoli di rivolgerci ad un pubblico di giovanissimi abbiamo scelto ritmi dinamici e stili diversi per dar corpo ad una narrazione teatrale coinvolgente, appassionante e, pur trattando temi delicati e seri, mai ridondante. Lavorando con gli adolescenti da tanti anni, soprattutto con i laboratori teatrali, sappiamo bene che uno spettacolo dai toni troppo drammatici o ampollosi servirebbe solo ad allontanare i ragazzi dal teatro. Si possono trattare tematiche importanti e serie anche con ironia, leggerezza, senza sminuire significati e valenze.
Si tratta di trovare il giusto linguaggio: inclusivo, vicino ai giovani, coinvolgente.
Si tratta di bilanciare storie e stili: così da una
storia più ironica o surreale si passa ad una performance emotivamente più intensa. Questa struttura
modulare ci permette di creare uno spettacolo equilibrato e dinamico.
Lo spettacolo si compone di 7 storie diverse, fra cui "L'Odore del pane" (un ebreo si rifugia in tempo di guerra in una casa romana, quando una mattina arrivano i soldati tedeschi..), "All'improvviso" (sul talento e le risorse che ognuno possiede, spesso senza saperlo), "Appartenenza" (sulla società dei reality e dei programmi "strappalacrime", sulla società dell'apparenza).
Durata dello spettacolo: 70 minuti
Dopo lo spettacolo è possibile realizzare uno spazio di confronto e dialogo fra attori e ragazzi.
Lo spettacolo può essere realizzato direttamente a scuola o in libreria
Per ulteriori informazioni sullo spettacolo:
girasoliamoci@tiscali.it
347/2417545