Ideato e condotto da Fabio Filippi.
Ho aggiunto nel titolo laboratorio matematico,
perché vorrei dare risalto all'aspetto "laboratoriale" che
caratterizza ogni nostro singolo incontro,
ossia vivere
uno spazio di sperimentazione, dove poter scoprire e
costruire conoscenze matematiche in modo operativo. Porre
attenzione all’errore, che poi purtroppo è quasi sempre
dovuto ad un calcolo sbagliato (e non ad un ragionamento
sbagliato!!!), sia esso una divisione o una sottrazione, o
alle fatidiche Tabelline. Croce e mai delizia di una buona
parte di studenti… lunedì con alunni di seconda ho vissuto,
attraverso loro, le prime preoccupazioni legate al fatto di
dover imparare a memoria le tabelline del 2, del 3 e del 4,
confondendo spesso la risposta da dare... ahimé...ritrovo a
volte le stesse preoccupazioni (a volte sconfinano in puro
terrore!) per le tabelline anche con i miei matematici
sconclusionati di prima media!!!!
Forse, le tabelline non sono da
sottovalutare, forse non sono solo una parte del programma,
forse sono proprio le tabelline che fanno dire: "io odio la
matematica". E forse, questa, è una cosa che non andrebbe
trascurata. Secondo me, proprio noi che parliamo di
risolvere problemi, di probabile e improbabile, forse,
potremmo iniziare a dire che: Non tutte le persone che non
sanno le tabelline odiano la matematica, ma tutte le persone
che odiano la matematica non sanno le tabelline! Forse. Che
ne dite? A me ha molto colpito leggere le teorie di
Stanislas Dehaene: "Le tabelline: una pratica contro natura?
(...) Da una conoscenza intuitiva delle quantità numeriche
si passa a un'aritmetica imparata a memoria. Tale importante
svolta coincide anche con le prime difficoltà matematiche, e
non è un caso. Improvvisamente fare progressi in matematica
significa immagazzinare in memoria una quantità di
informazioni numeriche. Il bambino di solito vi si rassegna
ma, come vedremo, questo spesso gli costa la perdita di ogni
comprensione intuitiva delle operazioni aritmetiche". Ed
ora... buone tabelline a tutti!
Nessun commento:
Posta un commento