Blu. Iniziamo il seminario di formazione teatrale con il blu. martedì sera. Un viaggio nel blu di Mirò, nel blu del mare, del cielo..un percorso espressivo e teatrale che ci porta a volare. Volare con il corpo, nell'esercizio del volo sostenuto, in coppia. Spiccare il volo su un foglio bianco che diventa blu..azzurro..celeste. Il blu ci ha accolto e rassicurati. Una specie di culla in cui sentirsi protetti ma anche liberi di volare, o immergersi in profondità..al momento giusto.
Il rosso. Mercoledì sera i toni si accendono. Rosso di passione. Rosso di sangue. Iniziamo ad avvicinarci ad emozioni più forti, estreme. Vedo gli attori nel percorso di teatro danza diventare rossi. I corpi diventano fiamme, schizzi di colore sanguigno, schegge di energia.. Gridano, sporcando di colore rosso il compagno di lavoro. Stiamo sperimentando il gesto psicologico, la voce che esplode, lacera, ferisce. E tutto il rosso va a confluire nei personaggi scelti: Jean e Julie. La contessina Julie, un testo forte in cui Strindberg ci regala una energica e spietata lotta sociale e dei sessi.
Giovedì. Il percorso toccherà emozioni fortissime. Nero. Steiner descrive così il nero: l'anima viene meno quando l'orrendo nero è in noi. Cerchiamo personaggi senza anima. Un'attrice dice giustamente che cerchiamo l'abisso. Il nero ci porta nella guerra, nell'orrore, nella disperazione, nella perdita di coscienza. E' estremamente emozionante quello che accade sul palco. Sento l'energia compressa e poi liberata dalle attrici che interpretano il personaggio di una donna nella guerra, mentre due compagne, in scena si tingono lentamente il viso di nero. Vedo gli attori interpretare un serial killer, congelando le emozioni, come il testo chiede. Tutto questo nero si scioglie in una liberatoria danza finale.
Venerdì. Sul pavimento abbiamo preparato grandi fogli bianchi e vaschette con i colori. Gli attori camminano, esplorano lo spazio. sono stanze bianche da riempire. con emozioni. E' già molto intenso questo inizio ed ancora più forte è vederli, dopo poco, dipingere con i piedi, riempiendo quel bianco con colori, segni, impronte, tracce..
Il tema dell'incontro diventa la follia. I colori della follia.
Giallo. nero. bianco.
Gli attori ricevono un monologo al quale dar vita e colore.
Nascono le sagome dei personaggi: colorate, nere, materiche..ognuna racconta qualcosa di speciale.
Non è facile sintetizzare un percorso di dieci ore così ricche e dense..non è facile descrivere le emozioni. Ho fermato in questo breve racconto qualche frammento, qualche fotogramma di un lavoro molto bello e pieno, vibrante, che non è ancora giunto a conclusione.
Inizia la fase finale del nostro lavoro. Abbiamo gli strumenti e lo spirito giusto. Abbiamo tanti tasselli colorati per comporre un mosaico. La nostra performance..che si preannuncia intensa.
In scena giovedì prossimo, 12 luglio, al Circolo degli artisti.
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