"Io regno, è un fatto, quindi un diritto, ma un diritto che non si discute, dovrete adattarvi.." Così recita la Peste anche nel nostro "Io regno", un adattamento del testo Lo stato d'assedio di Camus. Frutto di mesi di lavoro, prove, mettendo in primo piano impegno e passione. Fase conclusiva del percorso di pedagogia teatrale "900..in corso" che ci ha fatto viaggiare in un 900 teatrale ricco di stimoli, cambiamenti, sperimentazioni.. dall'espressionismo al teatro danza, da Mejerchold a Brecht..
Fino ad arrivare allo spettacolo da allestire.. Contattando le dimensioni di vittime e carnefici attraverso un percorso espressivo tratto dal teatro dell'oppresso, abbiamo iniziato a confrontarci con questo ambizioso, meraviglioso progetto. Mettere in scena uno spettacolo sul potere ad ogni costo: la macchina del potere, le vittime innocenti, la ribellione, la soppressione.. Chi vincerà? La storia si ripete. Tic tac tic tac. Per un tiranno che se ne va un nuovo potente arriverà..
Siamo pronti. Abbiamo lavorato tanto con un unico obiettivo: creare uno spettacolo convincente, forte, emozionante. Abbiamo cercato la globalità dei linguaggi.. recitazione naturalista, scene di matrice espressionista e brechtiana, biomeccanica, teatro danza.. Da un punto di vista emotivo nel testo c'è tutto: amore, passione, paura, follia, cinismo, dolore, gioia, coraggio.. C'è la macchina del potere; c'è un governatore corrotto e vigliacco, ci sono i "matti" del paese; ci sono gli innamorati, c'è tutto il popolo che subisce e permette al meccanismo di funzionare.. "Ci sono tutti: c'è tutta la tradizione seduta e ben posata.."
E c'è un pezzetto di ognuno di noi.. che è diventato parte dello spettacolo per dare forma a tutto lo spettacolo.
Perchè il teatro è un progetto corale e in questo lavoro teatrale è più vero che mai..
La concezione dello spettacolo è quella di un grande macchinario espressivo, un insieme di voci, movimenti, corpi e parole che vibrano in scena.
Oggi inizia la vera avventura. Il debutto. Chi è di scena.. Sono emozionata e non vedo l'ora.
Nessun commento:
Posta un commento