Presto lo spettacolo Appartenenza nuovamente in scena; in cartellone dal 5 all'8 novembre al Teatro Studio Uno "che si conferma la Casa Romana del Teatro Indipendente, ospitando da ottobre a giugno le più interessanti esperienze della scena off; una programmazione attenta alla nuova drammaturgia e alle scritture originali alla ricerca di un linguaggio innovativo e di sperimentazione che possa rilanciare e arricchire la scena contemporanea." (Comunicato stampa del Teatro Studio Uno).
Rappresentiamo Appartenenza perchè resta il nostro progetto "di punta" per la stagione 2013-2014; uno spettacolo in continua evoluzione, ricerca, dove la forma originaria resta quasi inalterata ma si arricchisce di nuovi stimoli creativi. Uno spettacolo che ha l'obiettivo, per noi, di indagare ed esplorare idee, pensieri, percorsi concettuali probabilmente non sarà mai identico a se stesso.. Lo sapevamo fin dall'inizio ed è con questo spirito che andiamo avanti nel nostro progetto, pronti ad accogliere nuove suggestioni da inserire nello spettacolo.
Appartenenza è l'inizio di un percorso teatrale che si svilupperà anche in altri lavori. Stiamo già lavorando sul nuovo progetto D/Io uno spettacolo che nasce da temi e interrogativi già presenti in Appartenenza e che, nel nuovo testo saranno messi a fuoco per esplorare (sezionare, osservare, ricomporre, ricucire, restituire..forse) questo concetto-chiave: l'esaltazione dell'io nella società dell'annullamento dell'io. Un paradosso, certo, ma ricco di immagini e di realtà contemporanee. Siamo tutti "Dio": è così che ci fanno sentire, mettendo il nostro nome su bibite e cioccolata. E così ci sentiamo importanti, speciali, unici. Fingiamo di essere unici. Crediamo di essere unici. In mezzo ad altri che fingono di essere unici. Un esercito muto di nomi sul vasetto di cioccolata. Come reagire? L'esaltazione dell'io sembrerebbe essere l'unico strumento di (falso) potere: essere qualcuno ad ogni costo. Emergere dalla massa.
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