Ci siamo.. bevo il mio caffè e penso: ormai manca veramente poco. Di nuovo in scena con Appartenenza, l'adrenalina che ricomincia a salire, le prove che diventano meno "tecniche" ed iniziamo ad emozionarmi, a farmi sentire dentro lo spettacolo.. Non c'è niente da fare, questo spettacolo è proprio "lo spettacolo", quello che veramente mi appartiene.. Certo, ce ne saranno altri, nuovi, diversi e mi attaccherò a loro come fossero altri figli, altre creature uniche, speciali.. Si, probabilmente sarà così. Ma ora come ora, nessun altro spettacolo che ho scritto mi ha trascinato così profondamente in un vortice di emozioni forti, autentiche, a tratti violente. Forse perchè in Appartenenza c'è molto di me. Non solo le mie idee, ma anche le paure, i punti nevralgici, i ricordi.
C'è un mio vissuto ma anche i temi sociali che più mi toccano e per i quali sento il bisogno di lottare. Può un testo raccontare tutto questo? Entrando ed uscendo dall'io per spingersi in un tema collettivo, sociale, che riguarda tutti? Può farlo senza diventare banale, scontato? Il debutto ci ha dato un riscontro veramente positivo: "Emozionante ma mai pesante", "Commovente e anche ironico", "Mi ha fatto riflettere tanto e mi sono emozionato", "Intenso dall'inizio alla fine", "Questo è il teatro che dovrebbero farci vedere a scuola! (detto da alcuni ragazzi del liceo)".. Questo accadeva ad aprile, e poi c'è stato l'Emergency Day di giugno, l'Emergency Day di settembre ed ora eccoci nuovamente ad un punto di partenza: ogni volta che si va in scena è come ricominciare. Lo spettacolo non è mai identico a se stesso..Ora e qui.. sempre, meravigliosamente sempre, nel bene e nel male. Nella forza e nelle imperfezioni, nel sentire tanto o poco, ogni istante è unico sul palco. Non si ripete mai. Questa incognita attira e spaventa al contempo, ma è proprio l'essenza di questo mestiere. Mettersi in gioco, vivere tutto lì, in quell'attimo e attimo dopo attimo, fino all'ultimo buio. Fino all'applauso finale.
Prova dopo prova, insieme a Fabio, Annamonica, Alessio, Paola, Simona, Annarita, Enrico Appartenenza continua a prendere forma e sarà in scena dal 5 all'8 novembre al Teatro Studio Uno, di Roma.
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