Il 900 è il secolo dei registi pedagoghi, della nascita del teatro-laboratorio, di una nuova concezione dell'attore.
Non più l'attore replicante di battute, manovrato da una specie di supervisore, ma l'attore-uomo, con tutta la sua ricchezza espressiva, emotiva, creativa. E nasce l'esigenza di una formazione, di un allenamento vitale, denso di esperienze, percorsi espressivi da elaborare. Nasce il training: l'allenamento dell'attore per coniugare la tecnica, l'espressione, la creatività e l'immaginazione. Il 900 è uno dei periodi che mi affascinano di più: da Stanislavskij a Grotowski, da Mejerchol'd a Brecht è tutto un susseguirsi di ricerche, sperimentazioni, idee da elaborare e mettere in campo per dare nuova forma all'arte della recitazione. Corpo, emozioni, immedesimazione o "straniamento".. ma qual è la strada giusta per dare corpo e voce ad un personaggio teatrale? Il bello è che non esiste una strada giusta. Bisogna cercare, provare, sperimentare.. per trovare qualcosa. Qualcosa che sorprende, affascina, allontana o cattura. Dipende. Sicuramente nulla annoia perchè il solo fatto di conoscere e sperimentare è molto, molto stimolante. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di lanciarci in questa nuova avventura, che in parte riprenderà tematiche e percorsi già esplorati nel corso da noi condotto due anni fa, prima di avventurarci nel meraviglioso mondo di Shakespeare. Ma di quel corso qualcosa resterà ma molto muterà e si trasformerà in nuove ricerche: ci sarà un percorso formativo interamente incentrato sulla regia teatrale, che nel 900 è stata un elemento chiave nella trasformazione del teatro e del ruolo dell'attore. Ci sarà uno spazio espressivo dedicato al teatro-danza, non tanto da un punto di vista formale (Pina Baush sarà la nostra grande ispiratrice ma non pensiamo minimamente di formare dei ballerini!) ma per contattare il corpo più profondamente, staccandolo dal suo ruolo puramente funzionale e ricercando invece il suo potere espressivo ed emotivo.
Dedicheremo uno spazio anche al teatro di narrazione, esaltando tutto il lavoro sensoriale necessario per entrare nella dimensione del racconto e nel ruolo di narratori.
E ancora autori, personaggi, stili, metodi..
Helga
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