A cosa dovrebbe servire il teatro se non a dire, esprimere, dialogare.."svegliare" se c'è bisogno, cullare la speranza, dar vita ad idee, idee per cambiare.
Abbiamo bisogno di un profondo cambiamento: guardare veramente e non solo vedere. Prendersi la responsabilità, tutti, di dire: io posso fare qualcosa. Ognuno con i propri strumenti, con i propri mezzi. A partire dalle piccole cose per arrivare a cambiare il mondo. Io ci credo. Ho bisogno di crederci. E il discorso di Laura Boldrini mi da una spinta per crederci ancora di più, per dire: è possibile. Nel nostro paese le cose possono (e devono) cambiare! Per i più deboli, per tutelare ogni diritto..
Io,nel mio piccolo, cosa posso fare?
Utilizzare il teatro per parlare, dire, mettere in luce temi che ritengo fondamentali: la giustizia e la dignità dei più deboli; il ruolo delle donne e "il corpo" delle donne nella nostra società;
il diritto di amare liberamente senza essere giudicati..
Stiamo lavorando su questo ed altro nel nostro ultimo progetto.
"Appartenenza" è uno spettacolo che cerca di muovere qualcosa dentro di noi, per riflettere, per indagare, per prendere consapevolezza. Perchè il primo atto che dobbiamo fare è smettere di ignorare, smettere di dire : "tanto le cose vanno così.." Dobbiamo riprenderci il diritto e il dovere di sentirci responsabili anche di quello che,in apparenza, sembra non riguardarci..e invece ci appartiene.
Perchè ci appartiene la società, la giustizia, il lavoro, il rispetto.. e quando i diritti fondamentali di qualcuno non vengono garantiti ci appartiene la "colpa" per non averli difesi.
Il nostro spettacolo non cambierà il mondo..ma può essere la famosa goccia nell'oceano..e goccia dopo goccia...
La manifestazione contro tutte le mafie di Firenze, oggi, non cambierà magicamente la situazione..ma è un segnale chiaro,importante, e farla o non farla fa la differenza.
E idealmente ci sentiamo un pò lì, insieme a Marco e Serena presenti con un loro spettacolo..
C'è bisogno di dire. C'è bisogno di cambiamento. E lo dobbiamo costruire noi.
Le nostre prove continuano, Appartenenza sarà uno spazio teatrale per dire qualcosa, per noi importante. E perchè possa essere veramente un segnale abbiamo scelto di non far pagare nessun biglietto..L'ingresso sarà assolutamente gratuito, vogliamo investire noi, anche per sottolineare concretamente il senso di questo progetto: uno spettacolo che nasce dall'esigenza profonda di cambiare le cose, partendo da noi. Perchè è possibile. Basta crederci e volerlo davvero.
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